Nonostante le riduzioni delle importazioni degli ultimi anni, la cultura del vino continua a crescere in Cina.
Il paese del Dragone si sta sempre più affermando come importante player per il mercato del vino a livello globale. Infatti, la Cina ha investito nella produzione di vino locale, collocandosi al quinto posto nella classifica dei paesi vitivinicoli.
Quali sono i fattori che spingono in alto la domanda di vino in Cina?
L’interesse per il vino in Cina si è sviluppato gradualmente, grazie soprattutto alle esperienze all’estero di Millennial e Gen Z. Infatti, i giovani cinesi, che hanno vissuto e viaggiato in paesi occidentali, hanno scoperto bevande e alimenti di cui hanno poi guidato la domanda una volta tornati in Cina.
Domanda che è stata supportata anche dall’aumento del reddito disponibile dei consumatori cinesi. Con un potere di acquisto più elevato rispetto al passato, i giovani cinesi hanno inserito nelle abitudini di consumo di vino, considerato anche maggiormente salutare di altre bevande alcoliche.
Inoltre, vi sono da considerare anche gli importanti investimenti fatti nel settore, non solo a livello produttivo, ma anche per quanto riguarda la promozione e la distribuzione del prodotto.
Ma come si è posizionata l’Italia sul mercato cinese nel 2020-2021?
Quote di mercato dei principali paesi esportatori di vino in Cina
Dai dati della dogana cinese, è possibile elaborare il posizionamento dei principali paesi esportatori di vino in Cina. Nel grafico sottostante, è possibile vedere come siano cambiate le quote di mercato tra il 2020-2021.
A seguito del tracollo delle esportazioni australiane verso la Cina, Francia, Cile, Italia e Spagna hanno registrato un aumento delle esportazioni verso Pechino.
L’Italia si è posizionata nel 2021 come terzo partner commerciale di vino con la Cina, passando da un valore di $115.022.270 (quota pari al 6%) nel 2020 a $165.326.328 (quota pari al 10%) nel 2021. Il tasso di crescita registrato è stato del 44% .
Tuttavia a livello globale, la situazione pandemica continua a pesare con un calo complessivo dell’8% dal 2020 al 2021. I dati relativi al vino frizzante invece vedono un trend positivo.

Vino frizzante in Cina
Infatti, il valore commerciale del vino frizzante a livello globale registra un andamento positivo 2020-2021 attestandosi a +58%. In Cina, vediamo la forte prevalenza dei vini francesi che sono passati da $44.780.319 (quota pari al 62%) nel 2020 a $82.692.664 (quota pari al 73%) nel 2021 con un tasso di crescita +85%.
L’Italia di posiziona per questa categoria al secondo posto con un valore pari a $15190862 (quota pari al 21%) nel 2020 e $20.336.592 (quota pari al 18%) nel 2021, con un tasso di crescita del +34%.
Per litri esportati in Cina, la Francia registra 82.692.664 con un prezzo CIF al litro pari a $32, mentre l’Italia ha esportato 20.336.592 litri a un prezzo CIF al litro pari a $4. La Spagna ha esportato 5.917.096 a prezzo CIF al litro $3.

Nonostante la crescita di consumo vinicolo, è bene ricordare che in Cina non si può parlare di un unico mercato. Infatti, il mercato vinicolo cinese non è coeso, ma sussistono differenze a livello regionale, di classificazione delle città e tipi di consumatore.
Di conseguenza, le aziende devono capire che non si possono applicare le stesse strategie di marketing per ciascun segmento.
A seconda degli obiettivi, è essenziale concentrare i propri sforzi in strategie di marketing che si adattano alle caratteristiche dei propri target, scegliendo i canali di promozione e vendita più adeguati, anche alle esigenze della singola azienda.