In futuro, la guida autonoma cambierà il mercato automotive a livello globale e la Cina ne sarà grande protagonista. Dal 2020, il settore è entrato in una fase di notevole sviluppo, grazie a continui investimenti in settori tech e a politiche pubbliche favorevoli.
Secondo Lanfucaijing, entro il 2030, la quota di mercato dei veicoli senza conducente in Cina supererà il 50%, a fronte di una dimensione del mercato pari a 1,3 bilioni USD. Si prevede che, entro il 2035, il settore della guida autonoma in Cina venderà oltre cinque milioni di unità di veicoli. Tale cifra rappresenterà circa un quarto del volume globale delle vendite di veicoli a guida autonoma.
Nel dettaglio, la guida autonoma per i veicoli passeggeri in Cina sta migrando da sistemi avanzati di assistenza alla guida di livello L2 (ADAS – Advanced Driver Assistance Systems) a livello L3. La Cina ha elaborato precisi standard relativi ai livelli di guida autonoma.
I livelli L0, L1 e L2 nel paese richiedono che il conducente e il sistema di guida autonoma collaborino nel riconoscere e rispondere a oggetti ed eventi. Veicoli a livello L3 (guida condizionatamente automatizzata) possono gestire costantemente tutte le attività di guida dinamica nelle circostanze operative pianificate. Il L4 prevede un’alta automatizzazione per cui il veicolo può adottare misure per ridurre il pericolo di un incidente. Infine, L5 è un veicolo completamente autonomo. In questo caso, il sistema è in grado di gestire continuamente tutte le funzioni di guida dinamiche in qualsiasi situazione di guida. Nelle situazioni in cui il sistema di automazione della guida non è più in grado di eseguire compiti di guida dinamici, adotta automaticamente misure per ridurre il rischio di incidenti del veicolo a un livello di sicurezza.

I dati mostrano che nel 2022, il tasso di penetrazione dei sistemi avanzati di assistenza alla guida di livello L2 ADAS nei veicoli passeggeri in Cina è aumentato dal 21,7% all’inizio dell’anno al 33,1% alla fine dell’anno. Essendo una soluzione di guida intelligente ad alto rapporto qualità-prezzo, è stata ampiamente accettata da molti produttori di automobili. In confronto, il tasso di penetrazione di funzionalità tipiche di L3 come l’APV (Automated Platoon Vehicles) e il NOA (Navigate on Autopilot) è ancora relativamente basso, principalmente a causa di limitazioni normative, costi di produzione e maturità tecnologica.
Attualmente, i costi estremamente elevati di sviluppo e implementazione della tecnologia, stanno spingendo il mercato nella direzione dei servizi di mobilità. Infatti, la maggior parte dei consumatori non sarà in grado di acquistare un’auto completamente autonoma, ma potrebbe comunque permettersi di goderne i vantaggi attraverso i servizi di taxi o autobus, che sarebbero in grado di funzionare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, poiché il conducente umano viene escluso dall’equazione.
Non sorprende, quindi, che con molte aziende cinesi si stiano concentrando principalmente sullo sviluppo di robotaxi e autobus autonomi. Secondo la società di analisi IHS Markit, il mercato cinese della mobilità condivisa raggiungerà una valore di 2,25 bilioni RMB entro il 2030, a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dal 20 al 28%.
I fattori determinanti l’avvento dei veicoli autonome in Cina
La pandemia ha accelerato la spesa e i finanziamenti per i veicoli autonomi poiché si sono dimostrati intraprendenti nel fornire forniture mediche e cibo agli operatori sanitari e al pubblico in generale, nel rispetto dei protocolli di distanziamento sociale.
La crescita del mercato cinese delle auto a guida autonoma è favorita da principalmente da:
Sostegno pubblico
Negli ultimi anni, sia a livello nazionale che locale, il governo cinese ha emesso una serie di politiche volte a promuovere lo sviluppo e i test delle auto a guida autonoma. Nel novembre 2020, il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology ha stabilito specifiche normative e linee guida per i prodotti di auto connesse intelligenti in fase di test di accesso.
Nel 2021, la Commissione Nazionale per la Riforma e lo Sviluppo ha pubblicato il «14° piano quinquennale per la costruzione di nuove città e urbanizzazione» con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle applicazioni dimostrative di auto intelligenti. Inoltre, città come Pechino, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou hanno anche emesso politiche e piani relativi alle auto a guida autonoma con sistemi di livello L3 e superiori, creando un ambiente favorevole per lo sviluppo di questo settore.
Progresso tecnologico
Le auto a guida autonoma coinvolgono diverse tecnologie, tra cui sensori, intelligenza artificiale, comunicazione veicolo-veicolo e calcolo cloud. Con il progresso in queste aree, la tecnologia delle auto a guida autonoma continua a migliorare.
Ad esempio, i sensori stanno diventando più precisi e affidabili, gli algoritmi e le capacità di calcolo dell’intelligenza artificiale stanno migliorando costantemente, gli standard e i sistemi di comunicazione veicolo-veicolo stanno diventando più sofisticati e la velocità e la sicurezza del calcolo cloud stanno aumentando. Questi progressi tecnologici contribuiscono a migliorare le prestazioni e l’affidabilità delle auto a guida autonoma.
Il piano strategico nazionale Made in China 2025 ha inserito lo sviluppo di equipaggiamenti e prodotti smart, compreso lo sviluppo e commercializzazione di veicoli a guida autonoma tra i suoi obiettivi, stabilendo un quadro giuridico più definito all’interno del quale possono operare sia gli operatori che gli investitori.
Interesse dei consumatori
Con l’accelerazione del processo di urbanizzazione in Cina, il traffico urbano affronta problemi di congestione, inquinamento e sicurezza stradale. Le auto a guida autonoma rappresentano una nuova forma di mobilità che può contribuire efficacemente a risolvere questi problemi, soddisfacendo la crescente domanda sociale per un trasporto efficiente, ecologico e sicuro. Inoltre, con l’aumento della domanda dei consumatori per viaggi intelligenti, personalizzati e convenienti, le auto a guida autonoma possono offrire più opzioni e esperienze, guidando l’interesse e la fiducia dei consumatori.
Secondo uno studio di Capgemini, a livello globale, la popolazione cinese si dimostra essere la più favorevole alle macchine autonome, soprattutto grazie all’entusiasmo di Millennial e Gen Z delle aree urbanizzate, suggerendo l’adozione da parte della Cina di nuove tecnologie come la guida autonoma.
Un quadro normativo favorevole
Il 14° piano quinquennale della Cina pone una forte enfasi sulla guida autonoma e il trasporto intelligente. Questa è la prima volta che la guida autonoma viene inclusa in un piano quinquennale, evidenziando l’importanza attribuita dal governo centrale a questo settore.
Il governo cinese ha stabilito obiettivi ambiziosi per lo sviluppo della guida autonoma e dei veicoli intelligenti, inclusi obiettivi legati a normative, diffusione di veicoli intelligenti, infrastrutture e standard di sicurezza.
Sono stati pubblicati diversi documenti, tra cui il Roadmap for Intelligent Connected Vehicle Technology 2.0 e l’Innovative Development Strategy for Smart Vehicles, che delineano obiettivi specifici per il settore nei prossimi anni. Tali obiettivi includono la produzione su larga scala di veicoli intelligenti con capacità di guida automatizzata, la copertura di reti di comunicazione wireless per veicoli e il raggiungimento di una diffusione diffusa dei veicoli con capacità di guida altamente automatizzata. Per raggiungere questi obiettivi, saranno necessari notevoli investimenti in ricerca, sviluppo, test e produzione, insieme a un solido quadro normativo.
La strategia enfatizza la cooperazione internazionale e incoraggia sia le aziende nazionali che straniere a collaborare nella ricerca, nello sviluppo e nell’applicazione dei veicoli intelligenti. Inoltre, si sottolinea la necessità di partecipare all’elaborazione e al coordinamento di standard internazionali, nonché di promuovere la comunicazione e la cooperazione internazionale sulle normative relative ai veicoli intelligenti.
Il ruolo dei governi locali nello sviluppo del settore
Il sistema normativo sta diventando più sofisticato, con un approccio pragmatico da parte dei governi locali nel promuovere e ottimizzare le normative. Le principali metropoli cinesi hanno lanciato progetti pilota per testare veicoli automatizzati e utilizzano le informazioni raccolte durante questi test per creare normative ad-hoc in materia di sicurezza, gestione degli incidenti, responsabilità.
Già nel 2018, Shenzhen rilasciò un permesso alla big tech cinese Tencent per testare un’auto a guida autonoma sulle strade pubbliche. Negli anni, la città ha autorizzato altre aziende come Pony.ai a sperimentare servizi di trasporto pubblico tra le strade della città.
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Shenzhen ha adottato una legge sulla guida autonoma che copre gli aspetti normativi durante i test e stabilisce la responsabilità negli incidenti stradali. Nel 2022, la metropoli ha consentito la circolazione su strada di veicoli autonomi, rappresentando un importante progresso normativo.
Nel 2022, Pechino ha rilasciato i primi permessi per testare veicoli autonomi. Baidu e Pony.ai sono state le prime aziende autorizzate a testare le loro auto a guida completamente autonoma. Dal 2023, Baidu è autorizzato a fornire servizi di ride-hailing senza conducente a Yizhuang. I residenti possono richiedere auto autonome per vari scopi, come raggiungere stazioni della metropolitana, aree commerciali e parchi pubblici tramite app mobile. Questo rappresenta un passo significativo verso la piena adozione della guida autonoma in Cina.

Grazie alla continua innovazione tecnologica e al sostegno politico, la Cina ha fatto passi da gigante nella guida autonoma, da prove in aree semi-chiuse a circolazione in strade pubbliche, poiché il potenziale di mercato di questa tecnologia continua a crescere nel paese. Il settore presenterà una crescita continua, un’applicazione diversificata e un’evoluzione innovativa, tuttavia dovrà affrontare sfide significative legate alla tecnologia, alla normativa, alla sicurezza.