Il 22 Febbraio si è tenuto il VI Forum Agrifood Monitor di Nomisma in cui si è illustrato il posizionamento dell’export agroalimentare italiano a livello globale.
Per la prima volta, le esportazioni italiane del settore agroalimentare hanno superato in valore i €52 miliardi, con una crescita dell’11% rispetto al 2020. Nonostante le ripercussioni della pandemia, l’export italiano ha performato positivamente. Infatti, rispetto ai dati pre-pandemici del 2019, si è ottenuto un aumento di oltre il 14% nel 2021.

Come si posizionano le esportazioni agroalimentari italiane in Cina?
A livello globale, la Cina si è affermata come grande protagonista delle importazioni agroalimentari, superando gli Stati Uniti. Infatti, a fronte di una crescita complessiva dell’import del 21% rispetto al 2019, quella del settore F&B ha raggiunto il 42%, nettamente superiore a quella di altri paesi (Stati Uniti 15,6%, Paesi Bassi 10,3%, Canada 10,1%).
Questa crescita ha determinato un vero e proprio boom dell’import di prodotti agroalimentari Made in Italy, che dopo due anni di pandemia, ha registrato una crescita del 46%. Tra i prodotti del Bel Paese più apprezzati in Cina ritroviamo al primo posto il vino, con una buona percentuale di vino frizzante.
Nonostante ciò, la quota di mercato italiana sul totale delle importazioni cinesi rimane al 2%, poiché i prodotti più importati dalla Cina sono cereali, carne e ortaggi. È proprio la maggior richiesta di materie prime che rallenta il successo delle esportazioni italiane in Cina, sulle quali pesano maggiormente prodotti trasformati.
I prodotti alimentari occidentali sono particolarmente apprezzati dalle giovani generazioni cinesi. Con esperienze di studio, lavoro e vacanza all’estero, Millennial e Gen Z hanno conosciuto prodotti alimentari che hanno gradualmente integrato nelle loro abitudini. Inoltre, soprattutto dopo la pandemia, l’attenzione per l’alimentazione è cresciuta, preferendo prodotti più salutari e di alta qualità. Riconoscendo ai prodotti importati, soprattutto dall’Europa, una migliore sicurezza alimentare e avendo a disposizione un maggiore potere d’acquisto, la domanda per prodotti salutari sta creando nuove opportunità per alcuni prodotti italiani benèfici per la salute.
Infine, i giovani cinesi curano molto la loro presenza sui social media. Il consumo di prodotti occidentali trendy, come caffè e vino, è un ottimo pretesto per scattare foto da condividere sui social. Infatti, molti locali, tra cui caffetterie e winebar, sono pensati appositamente per la logica social, integrando nel design alcuni 打卡点 (dǎkǎ diǎn), letteralmente “punto per registrarsi”, cioè spot perfetti per una foto da caricare con la location. Questa tendenza, visibile in particolar modo su Little Red Book, il social media cinese maggiormente dedicato al lifestyle, può generare quindi ottime possibilità di visibilità per le aziende in grado di posizionarsi correttamente con una strategia marketing adeguata per le esigenze di questi consumatori.
