Nonostante le difficoltà del periodo, la domanda di mobili Made in Italy continua a crescere in Cina. L’Italia è tra i primi paesi nell’esportazione di arredi di lusso in Cina.
Redditi in costante crescita e case qualitativamente migliori sono importanti fattori che portano i consumatori cinesi a spendere sempre di più in arredamento. Questo offre numerose opportunità per le aziende del Made in Italy che vogliono vendere mobili in Cina.
Il mercato dei mobili italiani può trarne molti profitti, soprattutto per la fama della qualità Made in Italy in Cina. Il trend delle esportazioni italiane di mobili è infatti in forte aumento nel mondo, soprattutto in Cina. Secondo un’analisi di Statista, i ricavi del mercato cinese dell’arredamento dovrebbe raggiungere i 81,471 milioni di dollari nel 2022, con una crescita annuale del 11,57% tra 2022-2026.
Perché le aziende italiane dovrebbero vendere mobili in Cina?
Rispetto al passato, in Cina i consumatori sostituiscono i loro mobili più frequentemente, grazie al miglioramento del tenore di vita e a un costante aumento del potere d’acquisto. Il mercato dell’interior design si è evoluto molto rapidamente, poiché riflette un nuovo gusto dei consumatori cinesi, che ora desiderano interni unici e richiedono una maggiore varietà di stili e influenze estetiche.
Questi sono alcuni dei fattori che guidano la continua crescita del mercato del mobile in Cina, soprattutto per l’arredamento di lusso. I consumatori cinesi, specialmente quelli più benestanti, sono molto attratti dai prodotti Made in Italy e nutrono per essi molta stima. L’arredamento italiano è ben noto in Cina per il suo design creativo e l’eccellente manifattura ed è considerato simbolo di prestigio, lusso ed eleganza.
Nel 2021, la Cina si è posizionata al sesto posto delle destinazioni delle esportazioni del settore mobili italiano. Nel 2021 le esportazioni di mobili italiani hanno registrato +32,98% rispetto al 2020, per un totale di 795.6 milioni di euro, che sommati ai 524 milioni di euro del settore illuminazione, costituiscono circa 1.4 miliardi di euro. Secondo i dati cinesi, la domanda di importazioni italiane è aumentata dell’11,9%.
Chi sono gli amanti dei mobili Made in Italy?
Sono soprattutto i Millennials e i consumatori della Generazione X urbanizzati che trainano l’evoluzione dell’interior design di fascia alta in Cina. La necessità di valorizzare l’ambiente-casa e lo shopping online sono i principali fattori che contribuiscono alla costante crescita del mercato.
Digital savvy e iperconnessi, i giovani hanno completamente stravolto l’idea tradizionale di casa. In passato, i cinesi tendevano a vedere la loro abitazione come una sfera intima, riservata solo ai membri della famiglia. Ora, invece, le immagini di mobili e arredamento sono condivise su social cinesi come WeChat o Xiaohongshu.
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Anche in questo settore, gli Opinion Leader sono centrali per il business dell’arredamento. I KOL curano i background dei loro video per mostrare interni creativi e oggetti d’arredo che riflettono ulteriormente il loro stile e la loro cultura del design.
Inoltre, contenuti relativi a mobili e arredamento stanno diventando sempre più popolari sui social. Ne è un esempio Savislook, famosa blogger di moda e lifestyle, il cui vlog sull’arredamento riscuote grande successo. Nei video spiega le sue scelte di arredo e pubblica foto di prodotti che sponsorizza. Collaborare con i KOL giusti al fine di comunicare al meglio l’unicità del proprio marchio ai consumatori è estremamente importante per vendere mobili in Cina.
Quanto sono importanti piattaforme social come Little Red Book per il settore design e arredamento in Cina?
Credits: Fugada
Che cosa cercano i consumatori cinesi nell’arredamento?
I giovani cinesi sono curiosi, aperti alle tendenze internazionali e amano i prodotti di lusso. Questo vale anche per l’interior design. La domanda di mobili in stile occidentale è in costante crescita. Questo non significa che i consumatori cinesi abbandonino le loro origini. Quello che cercano sono stili di arredamento che uniscono la tradizione con un design più moderno e innovativo.
Anche i mobili eco-friendly stanno riscuotendo molto successo in Cina. Per i cinesi la sostenibilità dell’arredamento, realizzato con un materiali naturali, è diventato un elemento centrale per la scelta dell’arredo. Soprattutto se si parla di mobili per bambini.
L’arredamento per l’infanzia interessa un numero crescente di famiglie, affascinate dallo stile occidentale di arredamento delle camere per i bambini, che fondono comfort e massima qualità dei prodotti.
Ma non parliamo solo di casa. Anche lo stile lavorativo sta cambiando in Cina, allineandosi con quello occidentale. Ora per gli uffici vengono richiesti mobili di alta qualità e più confortevoli, con particolare attenzione al benessere del lavoratore.
I clienti cinesi stanno diventando sempre più esigenti per quanto riguarda l’arredamento. Ne consegue che le aziende del settore del mobile devono fornire servizi finali di alta qualità e sempre più personalizzati, offrendo ai consumatori una serie di combinazioni flessibili e su misura. Sono le aziende più attente alle richieste e alle necessità del consumatore ad avere maggior successo in Cina.
Cosa fare per espandere il proprio business in Cina?
Come abbiamo visto, la Cina continua a fornire grandi opportunità per il mercato del mobile italiano, data la continua crescita della domanda di prodotti Made in Italy. Le aziende del settore dell’arredamento che vogliono vendere mobili in Cina devono capire come raggiungere il loro pubblico, adattando i loro prodotti ai gusti dei clienti.
L’aumento della domanda per prodotti di lusso tra i consumatori cinesi ha portato alla crescita del mercato O2O (offline2online). I consumatori vogliono vedere e toccare con mano i prodotti, prima di acquistarli. Questo spiega perché in Cina esistono ancora oggi offline store, nonostante l’espansione degli acquisti digitali. In particolare, come riportato da Fang, gli acquisti di mobili presso negozi fisici continua ad essere superiore al 30% dei consumatori cinesi, mentre gli acquisti online di componenti di arredo si aggira intorno al 21%.
Con l’obiettivo di integrare offline e online, nel 2017 Alibaba ha aperto Home Times, il primo negozio fisico dedicato al mondo casa. Ogni prodotto è dotato di QR Code, per consentire al cliente di accedere ad una scheda informativa con tutti i dettagli di approfondimento. Inoltre, il negozio è dotato di schermi touch che permettono l’accesso ad informazioni aggiuntive.

Questo non significa che le piattaforme digitali non siano importanti per vendere mobili nel paese. Anzi, nella Cina post-Covid, dove le vendite su social e e-commerce sono incrementate vertiginosamente, è assolutamente fondamentale essere presenti sui social cinesi, come WeChat, per essere maggiormente ricercabili sia dai clienti finali che da partner e distributori.
Inoltre, su piattaforme social come Little Red Book contenuti relativi all’arredamento e al design si sono moltiplicati. Secondo Xiaohongshu Business Ecology Conference 2022, i contenuti relativi a questa categoria hanno registrato una crescita del +251% tra il 2020 e 2022.
Attualmente, sono più di 4 milioni i post relativi all’hashtag #家具 (Jiājù – arredamento), più di 117 mila quelli relativi a #意大利家具 (Yìdàlì jiājù – arredamento italiano) e più di 24 milioni quelli relativi a #设计 (Shèjì – design).
Social media come Little Red Book sono molto importanti per veicolare l’immagine aziendale, ma soprattutto i suoi valori e la sua storia. Grazie all’alto engagement sulla piattaforma, Little Red Book stimola profondamente il passaparola, poiché sono molti gli utenti che condividono il proprio stile di vita.
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