Food & Beverage in Cina, opportunità e sfide

Matilde Mescolini

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Dal 2011, la Cina si è affermata come maggiore importatore di Food & Beverage al mondo. Gli effetti negativi della pandemia non hanno influenzato i volumi di importazioni cinesi, che proseguono al rialzo.

Durante il 2020, sono stati importati 114 miliardi di prodotti Food & Beverage in Cina, registrando una crescita del 19% rispetto all’anno precedente. La varietà di prodotti importata dal Paese del Dragone è molto vasta. I più quotati sono snack di vario tipo e cioccolata, seguiti da latticini, vino, prodotti biologici. Le opportunità sono decisamente aumentate, soprattutto in relazione all’emergere di un nuovo gruppo sociale: la classe media cinese

Nell’ultimo decennio, la classe media cinese ha avuto uno sviluppo enorme e la sua influenza è cresciuta esponenzialmente. La politica ha agito da propulsore. Difatti, uno degli obiettivi della governance cinese per il raggiungimento del “sogno cinese” era proprio la creazione del ceto medio. Attualmente, si tratta della classe sociale più popolosa in Cina, tanto da comprendere il 30% degli abitanti. Le stime prevedono che nel giro di circa un decennio raggiungerà il 70%.

Una nuova classe sociale al passo con le tendenze

Composta da giovani cinesi nati alla fine degli anni Ottanta e anni Novanta, laureati, con una retribuzione annua tra i 75 mila e i 280 mila RMB, la nuova classe sociale si sta ampliando sempre di più. Un ceto sociale che nel primo periodo del 2021 ha goduto di un aumento delle entrate del 12% rispetto al 2020. La maggior parte risiede nelle città first tier, rappresentando la quota dei principali consumatori di prodotti importati Food & Beverage in Cina. 

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Uno stile di vita che si plasma con le ultime tendenze e nuove abitudini alimentari sono elementi distintivi di questa nuova classe sociale. Una mentalità molto aperta, rivolta all’internazionalità, e la possibilità ed il desiderio di provare sempre cose nuove. Prodotti biologici di alta qualità e sani sono i protagonisti della dieta dei giovani cinesi, estremamente attendi a condurre una vita sana ed equilibrata.

Consumare prodotti d’importazione Food & Beverage in Cina è diventato uno status symbol. Grazie a ciò, sono entrati a far parte della quotidianità dei giovani cinesi prodotti come il vino, i latticini ed il caffè. Un valore aggiunto è la considerazione generale che i prodotti europei sia ritenuta particolarmente di qualità superiore e più sana.

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A lungo, in Cina, il consumo di vino è stato considerato molto di tendenza. È comune tra i cinesi pensare che sia una bevanda alcolica salutare, poiché contiene poco alcol ed è ricca di antiossidanti. Soprattutto per questa ultima qualità, il vino viene preferito dal pubblico femminile. Ultimamente è sempre più apprezzato e gustato, facendosi spazio nella vita quotidiana della classe media cinese.

Non per nulla la Cina è il quinto consumatore di vino al mondo e il primo in Asia, con il 40% del vino consumato di importazione. Il vino italiano guadagna posizioni nella classifica delle importazioni cinesi, con un aumento del 20% delle importazioni nel primo semestre del 2021. 

La palese trasformazione delle abitudini cinesi è segno della crescente apertura a nuovi sapori ed alimenti. L’interesse spesso si rivolge verso prodotti che non penseremo mai. In Cina, paese in cui il Té è arte e cultura, la cultura del caffè ha iniziato a svilupparsi durante gli anni Duemila. Quest’anno, Shanghai è diventata la città con più caffetterie al mondo, soffiando il primato a New York. Per questo, numerosi sono stati i brand internazionali di caffè che dall’anno scorso stanno investendo nel mercato cinese.

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Le stime indicano che nel mercato delle importazioni Food & Beverage, nel 2022, la Cina diventerà il primo importatore di latticini. Lo sviluppo di questo settore alimentare è evidente soprattutto tra gli esponenti della classe media cinese. Ne risulta un consumo maggiore di prodotti caseari importati. Lo segnala Assolatte, l’associazione italiana delle industrie di trasformazione del latte,  sottolineando che anche nei primi 7 mesi del 2020 l’export di formaggi nel Paese del Dragone è aumentato (+3,6% a valore e +8,2% a volume). I margini di crescita sono ancora molto ampi, dato che il Paese asiatico assorbe solo il 2% delle esportazioni italiane nei Paesi extra-Ue.

Equilibrio e benessere

Il mercato del Food & Beverage in Cina tende a seguire le esigenze dei suoi abitanti. Nella cultura cinese, l’equilibrio sia fisico che spirituale è un concetto fondamentale. Condurre una vita sana, mangiare bene e prendersi cura del proprio corpo è estremamente importante. Difatti, il consumo di prodotti biologici è aumentato a dismisura. Già nel 2016, il governo aveva stabilito ufficialmente la salute come priorità nazionale nella sua strategia Healthy China 2030

food and beverage in cina

Con il Covid, la domanda di prodotti di maggiore qualità e più sani è cresciuta. In questo modo, il mercato Health Food & Beverage in Cina è cresciuto del 18,5%, con la previsione di arrivare a 330.7 miliardi di RMB alla fine del 2021. Uno dei prodotti ritenuti estremamente salutare è l’olio di oliva, il protagonista della dieta mediterranea. I cinesi hanno iniziato ad introdurre l’Olio Extravergine di Oliva nella loro dieta negli ultimi cinque anni. Considerato ancora un prodotto di lusso, viene consumato principalmente da acquirenti di fascia medio-alta. Anche per questo motivo il 60% dell’olio d’oliva viene acquistato per essere regalato e non è insolito trovarlo in confezioni regalo nei supermercati.

Le sfide per il mercato del Food & Beverage in Cina

Il mercato cinese è vasto e dinamico. Dinamismo accompagnato da una concorrenza molto forte. Questo si verifica sia tra i prodotti di origine nazionale che tra quelli importati. Il governo sta lavorando soprattutto per costruire una nuova e migliore immagine dei prodotti domestici, aumentando di conseguenza la concorrenza giorno dopo giorno. 

Le regolamentazioni per le importazioni sono in cambiamento. Gli standard si sono alzati, la ricerca della qualità è sempre più alta e le regole sono più rigide e definite. Infatti, i controlli sulle etichette dei prodotti importati si sono intensificati, diventando anche più esigenti. 

Conoscere l’ecosistema digitale è di sicuro molto utile anche per coloro che si occupano di esportazioni di alimentari. Del tutto diverso da quello euro-americano, in Cina le cose viaggiano alla velocità della luce e il livello di digitalizzazione è molto alto. Non si può pensare ad un canale di distribuzione offline senza considerare anche il suo rispettivo online; è necessario fare bene i calcoli e scegliere i canali giusti e le strategie di marketing più appropriate, che talvolta potrebbero risultare dispendiose.
Ma con la consulenza dei giusti esperti e un team madrelingua a supporto delle attività online, la complessità del mercato cinese può essere risolta. 

Value China, società esperta nello sviluppo di soluzioni digitali e consulenza per il mercato cinese, è primo partner ufficiale di ByteDance e Tencent in Italia.

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