Intelligenza Artificiale: la scalata della Cina

Matilde Mescolini

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Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale è diventata il centro di una missione ben precisa da parte del Paese del Dragone. L’obiettivo? Diventare la potenza dominante a livello globale.

I leader della Cina si sono posti come priorità quella di migliorare ed affinare la tecnologia AI e stanno spingendo l’industria tecnologica cinese nella definizione di standard e norme per le pratiche globali nel campo dell’intelligenza artificiale.

Secondo un report pubblicato congiuntamente da Deloitte ed Intel, il mercato cinese dell’intelligenza artificiale ha avuto un tasso di crescita del 30% nel 2021. Si stima che entro il 2025 supererà i 500 miliardi di yuan.
In Cina esistono circa 5.015 imprese legate all’AI, 4484 di queste è in crescita e rappresenta circa il 90% del totale.

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale è diventata il centro di una missione ben precisa. Il Paese del Dragone si è posto come obiettivo quello di trasformarsi nella potenza dominante a livello globale. La priorità è il miglioramento e l’affinamento della tecnologia AI. Nel 2017, i vertici del Paese hanno emesso un massiccio programma per l’implementazione della tecnologia AI applicabile a numerosi ambiti, in particolar modo quello della vita quotidiana. Un progetto che verrà concretizzato entro l’anno 2030. 

All’inizio degli anni 2000, l’abisso tra Cina e Stati Uniti nell’ambito della ricerca AI era di dimensioni gigantesche. Mentre gli USA erano testimoni di una crescita sostenuta nella ricerca, sia da parte delle istituzioni pubbliche che dei settori privati, la Cina non era ancora entrata in questa ottica tecnologicamente avanzata. Sorprendentemente, negli anni successivi, il Paese del Dragone ha messo in moto tutte le sue risorse per recuperare rapidamente il suo ritardo. Attualmente, possiamo considerarla, dal punto di vista della ricerca, leader mondiale nelle pubblicazioni e nei brevetti di Intelligenza Artificiale.

Questa tendenza suggerisce che il Paese sta acquisendo una posizione di sempre maggior autorevolezza nel campo delle imprese alimentate da intelligenza artificiale, come le applicazioni di riconoscimento vocale, facciale  e delle immagini. Tecnologia all’avanguardia che è al servizio di numerosi settori, dal sanitario, alla cosmetica, riuscendo a rendere tutti i processi più veloci e intuitivi.

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Per poter comprendere la vastità del volume di questo mercato e la sua rapida evoluzione basta considerare l’enorme quantità di banche dati a disposizione delle aziende cinesi. Prendiamo come esempio Didi, la più grande azienda di ride-sharing a livello mondiale. L’azienda, secondo il CEO Liu Qing, elabora più di 70TB di dati, con 9 miliardi di percorsi pianificati al giorno e 1.000 richieste di auto al secondo. 

Come la Cina sta scalando la vetta

Numerose sono le aziende che oggi si occupano di intelligenza artificiale; un settore considerato particolarmente importante per l’economia del Paese. L’ambiente di mercato aperto della Cina, le massicce risorse di dati, la forte guida strategica e i ricchi scenari di applicazione continuano a promuovere la sua industria AI. Questi elementi aggiungono una leva significativa alla competitività in questo settore della Cina per il mercato globale.

Oltre alla potente promozione che la leadership cinese sta operando, esistono altri fattori fondamentali che hanno contribuito allo sviluppo del settore AI. Con una popolazione di 1.4 milioni di abitanti/consumatori, la Cina ha il più grande mercato interno in tutto il mondo. È evidente il posto di top priority che detiene lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Uno strumento rivoluzionario, specialmente se utilizzata per portare a compimento gli obiettivi ambientali e di rivalutazione delle campagne, ad oggi fondamentali per la leadership cinese. In Cina, un elemento da non sottovalutare è l’annullamento della competitività, in quanto il Paese non permette l’ingresso a player concorrenti. 

Inoltre, già nel 2019, la Cina ha promosso alcune zone sperimentali di sviluppo innovativo dell’intelligenza artificiale a livello locale. In quello stesso anno, oltre a zone di sviluppo pilota in città come Pechino e Shanghai, è stata lanciata la prima zona pilota di AI a livello di contea a Deqing, nella provincia di Zhejiang. I principali interessi su cui la contea dovrebbe basarsi sono la guida automatica, l’agricoltura intelligente ed il miglioramento delle sue infrastrutture AI. Lo scopo è proprio quello di fornire un esempio a livello di contea per la governance in questo settore.

Strumenti al servizio della società

È evidente che l’intelligenza artificiale sia permeata profondamente nella vita della nuova generazione cinese. Lo si nota non solo osservando le abitudini delle persone, ma anche dalla nascita di alcune espressioni popolari, che rendono molto chiara questa realtà. La tendenza sui social è quella dei ditouzu, ossia di coloro che sono sempre “con la testa nel cellulare”!
Responsabili di questa rivoluzione delle abitudini sono aziende come BaiduTencent e Bytedance, promotrici di tecnologie all’avanguardia che offrono molteplici servizi al vasto pubblico di consumatori.

L’unità di intelligenza artificiale di Baidu ha dimostrato al suo pubblico che una semplice ricerca online ha la capacità di cambiare la vita e di riunire famiglie.  Baidu AI Xunren (百度AI寻人) è un servizio no profit, lanciato nel 2016 che utilizza una tecnologia avanzata di Intelligenza Artificiale per trovare persone scomparse.

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La piattaforma utilizza la tecnologia di riconoscimento facciale per identificare le immagini che gli utenti caricano e le confronta con le informazioni delle persone scomparse nel database del Ministero degli affari civili. Al 1° gennaio 2020, gli utenti avevano avviato più di 390.000 confronti di foto sulla piattaforma. In questo modo, più di 12.000 persone scomparse sono state aiutate a ricongiungersi con le loro famiglie.

Inoltre, attualmente, la pandemia globale ha fatto si che la Cina potesse amplificare i suoi sforzi per applicare l’intelligenza artificiale nella sfera pubblica e privata. Le aziende cinesi stanno sviluppando e riadattando i sistemi AI per il controllo e la prevenzione delle malattie.

Infatti, il White Paper del Consiglio di Stato del giugno 2020, intitolato Combattere il COVID-19: la Cina in Azione, afferma che la Cina ha utilizzato l’intelligenza artificiale non solo per ricercare, analizzare e prevedere le tendenze e gli sviluppi della COVID-19, ma anche per tracciare le persone infette, identificare i gruppi a rischio e facilitare la ripresa delle normali operazioni commerciali.

Value China, società esperta nello sviluppo di soluzioni digitali e consulenza per il mercato cinese, è primo partner ufficiale di ByteDance e Tencent in Italia.

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