“Coronavirus: mantenere la calma e fare dell’economia la priorità” afferma Jia Qingguo

William Vidoni

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Jia Qingguo, esperto di relazioni internazionali dell’Università di Pechino, suggerisce la linea politica che dovrebbe intraprendere il governo cinese.

“La Cina dovrebbe mettere ordine nella lotta contro la pandemia. In modo da evitare una seconda epidemia, ma dovrebbe anche offrire aiuto ad altri Paesi in difficoltà. ” ha detto Jia Qingguo, esperto di relazioni internazionali dell’Università di Pechino e membro della Conferenza consultiva politica del popolo cinese.

Pechino deve puntare a rilanciare l’economia colpita dal coronavirus e a migliorare i legami con le altre nazioni, invece di prendersela con i suoi oppositori, dice un consigliere del governo cinese.

L'esperto Jia Qingguo
Fonte: CGTN

A seguito degli ultimi scontri sulla guerra dei dazi

Le sue osservazioni sono arrivate a seguito delle ultime tensioni tra la Cina e gli Stati Uniti. Le due maggiori economie del mondo, su campi che spaziano dall’origine della pandemia al commercio, alla difesa, al Mar Cinese Meridionale, a Taiwan e Hong Kong.

I maggiori esponenti politici statunitensi, tra cui il presidente Donald Trump e il segretario di Stato Mike Pompeo, hanno accusato Pechino di un insabbiamento quando il virus mortale è stato scoperto per la prima volta nella città di Wuhan alla fine dello scorso anno. I politici americani hanno oltremodo affermato che la Cina si stava impegnando in una “diplomazia mascherata” inviando rifornimenti ai Paesi impegnati a combattere la pandemia.

La Cina ha respinto queste accuse. Rispondendo che i leader statunitensi stavano cercando di distogliere l’attenzione dalla situazione del Covid-19 negli Stati Uniti. Il paese di gran lunga più colpito, con quasi 100.000 morti, danneggiando così gli sforzi globali per combattere il virus.

Un quotidiano con immagine rovinata di Donald Trump
Fonte: Charles Deluvio

Al termine della sessione parlamentare annuale di lunedì, Jia ha detto che Pechino dovrebbe mantenere la calma e fare dell’economia la sua priorità per ridurre al minimo le conseguenze della pandemia.

“La Cina, per il suo stesso bene, deve anche accelerare la ripresa delle attività economiche. In modo da aumentare la crescita, che potrebbe anche contribuire a guidare la crescita economica degli altri Paesi”, ha detto. “Sarebbe una buona notizia per il mondo”.

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La pandemia ha intensificato la spaccatura tra Pechino e le altre nazioni, e dei suoi rappresentanti, dall’Asia, all’Europa, all’Africa. I politici cinesi hanno reagito con furia alle critiche, sostenendo che i media occidentali fossero la causa delle pressioni politiche e twittando che gli Stati Uniti fossero i responsabili dell’epidemia, avendo creato il virus per danneggiare la Cina.

Jia ha detto che la combattività e la difesa dei politici cinesi è un riflesso del sentimento diffuso in Cina, ma che dovrebbe essere smorzato.

“Penso che la Cina sia arrabbiata, o che anche i cinesi lo siano, il che, a un certo punto, si riflette nelle reazioni dei politici“, ha detto Jia. “Ma quando si parla di alcune questioni, bisogna prendere in considerazione l’opinione pubblica degli altri Paesi, e l’argomentazione dovrebbe basarsi sui fatti”.

L’esperto Jia Qingguo, sostiene che il Paese dovrebbe concentrarsi sulla collaborazione con agenzie come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale per coordinare le politiche e per stimolare la crescita globale.

World Health Organization
Fonte: Competere

Anche Zhou Hong, esperto di affari europei dell’Accademia cinese delle scienze sociali, ha detto che la Cina dovrebbe spostare la sua strategia verso un approccio più cooperativo.

La nuova alleanza

“Ora, dovremmo parlare più di cooperazione e fare ciò che potrebbe aiutare ad aumentare la coesione dopo la pandemia. ” ha detto Zhou in un’intervista a parte.

Nel tentativo di compensare l’impatto della difficile guerra commerciale con gli Stati Uniti, la Cina ha cercato di diversificare le proprie esportazioni. Questo ha visto l’Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico, composta da 10 membri, superare gli Stati Uniti come secondo partner commerciale della Cina lo scorso anno. E nei primi tre mesi dell’anno corrente, l’ASEAN ha eclissato l’Unione Europea, diventando così il più grande partner commerciale della Cina.

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Jia ha affermato che questi legami economici stretti sono andati a beneficio sia della Cina che delle nazioni del Sud-Est asiatico. Nonostante la metà dei membri dell’ASEAN fossero coinvolti in conflitti territoriali con Pechino sul Mar Cinese Meridionale. Ora diventato un punto cruciale di possibili scontri armati nella regione.

“La Cina deve gestire e controllare le dispute sul Mar Cinese Meridionale. Noi avremmo bisogno di accelerare i negoziati per un codice di condotta”, ha detto Jia. “La Cina deve anche intensificare il dialogo con questi Paesi su questioni internazionali e locali, in modo che ciascuna parte possa esprimere chiaramente il proprio punto di vista ed evitare errori di valutazione”.

Fonte: scmp.com

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