A Shanghai si è conclusa la prima fashion week digitale al mondo

Erika Bonaccorso

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La Shanghai Fashion Week è giunta al termine e grazie a Tmall Cloud è diventata la prima fashion week digitale al mondo. 

A causa delle misure restrittive per il contenimento del covid-19, le sfilate di più di 150 brand e stilisti della Shanghai Fashion Week di quest’anno sono state trasmesse su Tmall, la piattaforma di e-commerce del gruppo Alibaba.

Per arricchire l’evento ed evitare di trasmettere solo pochi minuti di sfilata, sono stati realizzate anche live-streaming ed eventi online in cui gli stilisti hanno descritto la collezione e hanno mostrato il lavoro nel backstage. È stato anche utilizzato il popolare format del “See now, buy now” in modo da permettere ai viewers di acquistare i capi delle attuali collezioni o di pre-ordinare quelli delle nuove collezioni autunno-inverno.

Lo showcase di apertura del primo giorno ha attratto ben 2.5 milioni di visualizzazioni. Alla fine della settimana della moda, l’evento in totale ha raggiunto 11 milioni di views generando circa 2.82 milioni di dollari in vendite.

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Tra i brand occidentali che hanno partecipato alla Shanghai Fashion Week vi è Pinko. Dopo l’annuncio di voler trasformare la settimana della moda di Shanghai in un evento online, il marchio italiano ha subito confermato la sua partecipazione. In sole due settimane Pinko ha organizzato una sfilata con il format “see now, buy now”, con 25 look della corrente collezione e un backdrop virtuale.

Come altri brand, anche Pinko ha subito colto l’occasione di sfruttare le tecnologie digitali per preservare le vendite in Cina e mantenere viva la relazione con i clienti. Il CEO e il fondatore di Pinko, Pietro Negra, ha infatti evidenziato la necessità dei brand di digitalizzarsi per ottenere l’ attenzione e la fedeltà di consumatori sempre più sofisticati e digital.   

fonte: Alizila

Eco-sostenibilità, visibilità ed inclusività

Anche brand eco sostenibili sono stati entusiasti dell’evento digitale. Come il marchio americano di calzature, Rothy’s cui filosofia è ridurre gli sprechi. Rendere la Shanghai Fashion Week in un evento online ha permesso a un maggior numero di persone di parteciparvi e ha ispirato il settore verso soluzioni più sostenibili. Non solo, questa vetrina ha rappresentato una porta d’accesso per un’esposizione massiccia per i designer, in particolare per talenti meno conosciuti. Il video e le dirette live hanno sono stati gli strumenti perfetti per ricevere feedback immediati e per connettersi con milioni di nuovi potenziali clienti. Più precisamente, 800 milioni, il numero gli utenti attivi al mese su Tmall.   

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La tecnologia digitale è quindi riuscita a democratizzare l’evento più esclusivo del settore. A differenza delle tradizionali fashion week, la settimana della moda di Shanghai era rivolta per i consumatori e ha avuto l’obiettivo di incentivare le vendite.

Inoltre, presentare le sfilate attraverso il livestreaming e i video ha dato più spazio all’espressione creativa per coinvolgere in maniera più diretta i consumatori.

Addio alle sfilate tradizionali?

Forse, ma non ancora. Vi è certamente la volontà delle aziende del settore di continuare ad affermare e realizzare i nuovi asset digitali introdotti durante questa stagione. Tuttavia, vi sono alcuni fattori che non possono essere sostituiti dai canali online (o almeno per ora).

Nonostante gli sforzi per organizzare l’evento, durante le dirette delle sfilate non sono infatti mancati dei piccoli problemi tecnici. Ad esempio, la bassa risoluzione dei video non ha permesso di capire e realmente apprezzare i dettagli e la qualità dei materiali dei capi. Ciò è un elemento fondamentale, in particolare per i buyer che hanno bisogno di sentire i tessuti con le proprie mani e di vedere ogni minimo dettaglio.

Altro fattore che è venuto a meno è quello umano. Durante eventi come la Fashion Week, l’interazione e il networking sono estremamente importanti. Inoltre, ciò che negli ultimi anni ha reso le Fashion Week di tutto il mondo eventi così attese è poter vedere i look scelti delle celebrità e dagli influencer del momento per l’evento. Desiderio che quest’anno per ovvie ragioni non è stato soddisfatto.

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In poche parole, essendo accessibile a tutti sono venuti a mancare quei tanti odiati ma anche amati e ricercati concetti di esclusività e di lusso.

È però ben evidenziare che questa settimana della moda è stata una efficace e rapida risposta ad una crisi eccezionale. Gli organizzatori hanno realizzato La Fashion Week di Shanghai di quest’anno come un evento pubblico, con lo scopo di incentivare le vendite dopo mesi in cui i negozi sono rimasti chiusi. 

Nonostante i miglioramenti da dover attuare, la Shanghai Fashion Week ha comunque rappresentato un buon inizio per esplorare nuove soluzioni innovative. Sviluppare in futuro una combinazione più olistica tra il digital e il fisico si rivelerà essere la combinazione vincente.

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