Come nelle crisi precedenti, anche il Coronavirus ha portato la nascita di nuovi abitudini e trend tra i consumatori cinesi che saranno destinati a persistere.
Se in Italia siamo nel pieno della crisi epidemica, in Cina si sta iniziando a vedere la luce alla fine del tunnel. La gente è ritornata a lavorare e gradualmente si sta tornando alla normalità, con una nuova consapevolezza e delle nuove abitudini. Come è stato molte volte evidenziato negli ultimi mesi, la chiave per uscire vincenti dai periodi di crisi è quella di sapersi innovare, avere il coraggio di investire e provare nuove strade. Di questo la Cina è esperta. Come abbiamo visto durante la crisi della SARS nel 2003, quando vi è stato il boom del settore dell’e-commerce grazie ai colossi JD.com e Taobao. Anche in questo caso si stanno affermando dei trend dei consumatori cinesi che influenzeranno i loro comportamenti d’acquisto per i prossimi anni e di cui vale la pena tenere sott’occhio.
Shopping Online
È ben noto che la Cina era già leader dell’e-commerce e capofila del cosiddetto “New Retail” ancor prima dello scoppio dell’epidemia del Coronavirus. Tuttavia, Tmall Global ha indicato che le cifre di vendita del mese di febbraio sono salite del 52%. Ciò è un buon segno, in quanto mostra come la crisi del coronavirus non abbia intaccato la domanda di prodotti importati.
Fin qui in realtà nulla di particolarmente nuovo. Ciò che però vale la pena menzionare è il cambiamento delle caratteristiche demografiche dei consumatori cinesi. Prima della crisi infatti, erano soprattutto i giovani nelle grandi città ad acquistare online. A causa della paura di recarsi in luoghi chiusi e affollati, anche tra gli abitanti più anziani nelle zone rurali si sta diffondendo questa abitudine.
Una conseguenza di questo trend potrebbe essere il cambiamento della funzione dei negozi offline. Questi saranno destinati sempre più a focalizzarsi nella promozione di pochi prodotti o nell’offerta di esperienze coinvolgenti (come già avviene nei negozi di lusso). La vendita dei prodotti pertanto si sposterà principalmente nelle piattaforme online.
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Live streaming trend in crescita tra i consumatori cinesi
Impossibile non citare il live streaming, in assoluto la tecnica di marketing vincente durante la crisi epidemica. Numerose aziende di ogni settore hanno sfruttato il livestreaming non solo per comunicare ed intrattenere i clienti ma anche per effettuare delle campagne promozionali. Ad esempio, con la cancellazione delle sfilate, la famosa casa di moda Dior ha presentato la nuova collezione Autunno – Inverno 2020 su Weibo tramite una live per rimanere in contatto con i suoi follower cinesi. Oltre 100 milioni di spettatori hanno seguito la diretta e più di 100 milioni di utenti hanno apprezzato o commentato la campagna scrivendo post sul social di micro blogging.
Anche Taobao Live, di proprietà dell’Alibaba, ha registrato un aumento del 110% delle sessioni di livestreaming all’inizio di febbraio, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Su Taobao Live, i clienti possono fare acquisti durante la sessione di livestreaming cliccando sul link del prodotto e pagando con Alipay, integrato su Taobao.

Altro esempio è quello del rivenditore di cosmetici di Shanghai Forest Cabin, che ha utilizzato agilmente Taobao Live per ricreare l’esperienza di shopping offline in online. Per trasmettere la diretta Forest Cabin ha formato circa 1.600 dipendenti. La live di San Valentino ha portato circa 400.000 RMB di entrate e oltre 60.000 spettatori.
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Robotica, intelligenza artificiale e realtà aumentata
Per mantenere alto il livello delle vendite durante la quarantena, le aziende cinesi hanno migliorato i loro servizi di consegna automatizzata. Alibaba ad esempio ha aperto un supermercato senza personale nell’ospedale di Wuhan ricevendo ben 200 clienti nel primo giorno di apertura. Ciò potrebbe portare alla crescente abitudine dei clienti cinesi ad acquistare da soli, senza l’aiuto di commessi, generando di conseguenza la diffusione degli unmanned store.
Per quanto riguarda la realtà aumentata, il National Cultural Heritage Administration (NCHA), insieme ai funzionari governativi, ha incoraggiato i musei a “promuovere le nuove tecnologie e l’eredità del patrimonio culturale del Paese” virtualmente.
Il Mini Program sviluppato da Tencent per il Zhejiang Provincial Museum ne è un buon esempio. La piattaforma offre una ricca gamma di funzionalità che permettono agli utenti di proiettare artefatti storici e culturali direttamente nel loro ambiente utilizzando la realtà aumentata, di giocare a indovinelli fotografici ispirati ad antiche reliquie con l’IA e di testare le loro conoscenze storiche con quiz.

Queste iniziative, particolarmente apprezzate dagli utenti cinesi, possono essere emulate anche al di fuori dalla Cina. Tramite i mini program e la realtà virtuale gli utenti cinesi avranno la possibilità di visitare e scoprire nuovi luoghi anche in questo periodo in cui il settore del turismo è in forte crisi.
Community market
Il volersi muovere il meno possibile ha sviluppato un ulteriore trend dei consumatori cinesi particolarmente interessante e da tenere sott’occhio: il “community market“. Con questo termine si indica la preferenza dei cittadini cinesi a fare acquisti nei punti vendita più vicini casa, evitando di recarsi negli affollati centri commerciali. La crescita di questo fenomeno renderà le comunità locali degli aspetti fondamentali per le aziende e i brand per arrivare ai consumatori.
Durante le prime due settimane di risposta all’epidemia, ad esempio, le attività presso i mini-store locali di Suning sono aumentate di oltre il 400% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre le ordinazioni online di prodotti alimentari da consegnare o ritirare nei loro negozi sono aumentate di oltre il 650%.
I minimarket e i punti di ritiro della merce online giocheranno quindi un ruolo sempre più rilevante nella consegna di beni essenziali e nella distribuzione dei prodotti.
Interesse per la cura della persona e per uno stile di vita sano

Già l’anno scorso il mercato per la bellezza e dell’igiene personale aveva raggiunto circa 470 miliardi di RMB ed è previsto un forte rialzo della domanda di questi prodotti. In particolare, vedremo aumentare l’interesse verso ciò che è “salutare”. Ovvero, non solo prodotti contenenti ingredienti “healthy” ma anche verso i brand che riflettono e promuovono uno stile di vita sano.
A causa dell’impossibilità di andare a mangiare fuori durante la quarantena, tra i trend in crescita dei consumatori cinesi vi è anche quello di cucinare a casa e di ricercare prodotti alimentari freschi e di qualità. Secondo un report pubblicato dalla piattaforma online per la consegna di alimenti Dianping, le vendite di ingredienti come verdure, carne e frutti di mare, sono aumentate del 200%.
In conclusione, lo scoppio dell’epidemia ha sicuramente portato i consumatori cinesi a riflettere su questioni di sicurezza e salute. Di conseguenza, continueranno ad essere favoriti servizi e modalità di acquisto veloci, convenienti ed high-tech, insieme a marchi e prodotti incentrati sulla sicurezza, la salute ed il benessere.
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