Il paese del Dragone punta con forza sul settore della Clean Energy. Pechino vuole infatti ridurre la sua dipendenza dal carbone per abbracciare nuove fonti di energia
La Cina continua ad investire con decisione nel settore dell’energie pulita.
Secondo un recente rapporto redatto da Bloomberg, la realizzazione di centrali a carbone è scesa in maniera considerevole nel 2018, e la Cina conta per oltre i due terzi di questa riduzione del settore del carbone.

Dal carbone a nuove fonti di energia
Sempre secondo lo stesso rapporto, dopo aver raggiunto un picco di 84 Gigawatt per nuova capacità di produzione a carbone nel 2015, i livelli hanno iniziato a calare vistosamente, scendendo di oltre 40 GW nel 2018.
Conseguentemente, molti paesi, tra cui figura in modo importante la Cina, hanno dato il via ad una serie di misure atte a passare da produzioni basate sul carbone ad altre fondate sull’uso di energie rinnovabili e più “pulite”.
Il percorso della Cina
La Cina, in particolare, ha accelerato il passaggio dal carbone a fonti rinnovabili, soprattutto negli ultimi anni.
Nel corso dell’undicesimo Piano Quinquennale (2006-2010), maggiori controlli sulle fonti di energia sono stati effettuati.
Soprattutto, i dati del National Bureau of Statistics mostrano come, dal 2005 al 2018, i consumi di energie rinnovabili in Cina siano cresciuti di oltre il 5% su base annua.
Di contro, i consumi legati all’uso del carbone e del petrolio sono diminuiti di circa il 3,7% annuale.

Un settore in continua crescita
Quello delle energie rinnovabili, dunque, rappresenta per la Cina un settore di sicuro affidamento e in continua espansione.
Certo, fonti tradizionali come carbone e petrolio rimangono ancora molto importanti per l’apparato produttivo cinese; tuttavia, si nota sempre più il tentativo di dare una svolta al settore delle energie utilizzate per la produzione.
Sempre secondo la National Bureau of Statistics, dal 1953 al 2018 (si considera un miglioramento nel settore già da lungo tempo) i consumi di elettricità e altre fonti rinnovabili hanno visto un aumento annuo del 2% nel 1953, fino a un quasi 15% dell’anno scorso.
E’ segno che, pur spalmato in un arco di tempo piuttosto lungo, il tentativo cinese di convertire la propria produzione a fonti rinnovabili parte da lontano, e non intende fermarsi.
Per essere sempre aggiornato sulle ultime news dal mondo Cina segui e contatta Value China!
Può interessarti anche: