Pechino sperimenta la sua moneta digitale

Redazione Value China

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Pechino inizia a sperimentare la sua moneta digitale. Suzhou e Shenzhen, le due città scelte per sperimentare la cosiddetta Digital Currency Electronic Payment (DCEP). Da Menlo Park a Parigi, passando per Francoforte, la Cina non è sola a puntare sulla moneta digitale.

Pechino si prepara alla moneta digitale. Secondo fonti del sito di informazioni cinese Caijing, la Banca Popolare Cinese, la banca centrale del paese, inizierà presto i test per i pagamenti con la moneta digitale nelle città di Shenzhen e Suzhou.

La Banca Popolare Cinese non sarà tuttavia da sola ma collaborerà con le Big Four – Industrial and Commercial Bank of China, Bank of China, China Construction Bank e Agricultural Bank of China – insieme ai tre colossi delle telecomunicazioni China Telecom, China Mobile e China Unicom.

Fonte: The South African

Lo scopo è proprio quello di sperimentare la nuova moneta, nota con il nome di Digital Currency Electronic Payment (DCEP). Il funzionamento sembra abbastanza semplice e si articola in due fasi. La prima, prevede che le banche commerciali convertano parte dei loro depositi in moneta digitale e, successivamente, distribuiscano queste nuove monete digitali ai consumatori.

Il programma pilota si concentrerà innanzitutto su settori come trasporti, educazione, commercio ed assistenza sanitaria. Essenziali in quest’ottica la collaborazione tra banche e i giganti delle telecomunicazioni per sviluppare SIM card con wallet digitali integrati ed app funzionali al loro utilizzo.

Il programma si dividerà in due fasi. Un periodo di prova su scala ridotta entro la fine dell’anno e, successivamente, una spinta ad un utilizzo massiccio nella città di Shenzhen. Scelta non causale, viene da dire, visto che gran parte dell’industri hi-tech cinese ha proprio luogo nella città meridionale.

Sebbene ricoprano un ruolo di prim’ordine nei pagamenti digitali, al momento pare che né WeChatAlipay siano formalmente coinvolte nel progetto, ma pare chiaro che le due società siano in stretto contatto con le autorità.

Da Facebook a Francoforte

Sebbene il progetto fosse in programma sin dal 2014, solo recentemente ufficiali dalla Banca Popolare Cinese hanno iniziato a fare commenti e a dare maggiori informazioni. A detta di molti analisti questa scelta è la conseguenza delle preoccupazioni per il progetto Libra di Facebook.

Fonte: South China Morning Post

Un anonimo analista finanziario ha difatti confessato a Caijing: <<in precedenza, la banca centrale non aveva nessuna fretta. Recentemente, tutto d’un tratto, hanno accelerato>>.

Ovviamente la Cina non è il primo ed il solo paese che vuole sperimentare la moneta digitale. La scorsa settimana, il governatore della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau, ha annunciato l’intenzione del paese di testare la moneta digitale già nei primi mesi del 2020. La notizia ha fatto eco alla dichiarazione della Banca Centrale Europea di voler sviluppare una propria valuta digitale qualora i pagamenti transfrontalieri in euro non dovessero diventare più veloci ed economici. 



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