Nuove regole per la raccolta differenziata, ben più severe
La Cina è decisamente in modalità ecofriendly. E ancor di più lo è Shanghai, enorme metropoli da oltre 25 milioni di abitanti. Considerati questi numeri, dunque, non è difficile pensare quanto sia di primaria importanza per la città implementare nuove regole per la gestione della raccolta dei rifiuti.

Ecco la svolta sul tema rifiuti
Sono ormai lontani i tempi in cui la Cina era considerata la “discarica del mondo“, paese cui gran parte delle potenze mondiali destinavano ingenti quantità di rifiuti da smaltire.
Dai primi di Luglio, infatti, ai residenti della città di Shanghai verrà richiesto di smistare i propri rifiuti, in linea con il progetto di attenta differenziazione dei rifiuti da parte del governo cinese.

Un progetto forte già in atto
Dati gli ultimi decenni di rapida espansione, soprattutto a livello industriale e urbanistico, le municipalità cinesi sono da tempo costrette a far fronte a grossi problemi legati allo smaltimento dei rifiuti.
Ed ecco, dunque, l’iniziativa del governo cinese, che vorrà ben 46 città in grado di smistare autonomamente i propri rifiuti, oltre a raggiungere un tasso di riciclaggio del 35% entro il 2020.
Tra queste città rientra, dunque, Shanghai, che ha attivato un sistema ingegnoso: i residenti potranno buttare la spazzatura solo in certi orari, sfruttando gli appositi contenitori pubblici ma senza sacchetti, e anche gli scarti alimentari dovranno essere smaltiti senza alcun tipo di imballaggio.

Forti multe per chi non rispetta le regole
Per chi non dovesse rispettare queste nuove norme, poi, sono previste multe davvero salate, fino a 200 Yuan (circa 30€).
Inoltre, per le comunità che non rispetteranno i regolamenti dettati dal governo, i contenitori di rifiuti non verranno ripuliti per un certo periodo, così da richiamare l’attenzione di chi trasgredisce.
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