Tema dazi centrale: sarà pace?
Si avvicina il prossimo G20 a Osaka (Giappone), in programma per i giorni 28 e 29 Giugno.
Evento nell’evento sarà, senza dubbio, il confronto USA-Cina, con il tema dazi a farla da padrone.

Prove generali prima del G20
I due paesi stanno riprendendo i colloqui commerciali proprio in questi giorni, in modo da preparare il terreno in vista dell’appuntamento del G20.
Non è un mistero che USA e Cina abbiano combattuto aspramente su questo tema nell’arco dell’ultimo anno: emblematico, in particolare, l’inasprimento delle tariffe doganali applicato da Donald Trump nel maggio scorso.
Tuttavia, si respira aria di distensione: Trump ha dichiarato su Twitter di aver avuto un “ottimo dialogo” col presidente cinese, Xi Jinping.
D’altra parte, anche il leader cinese si è detto “pronto a stabilire un dialogo aperto con il presidente USA“.

Tanto lavoro per trovare un accordo
Nonostante i buoni propositi, i presupposti per una pace USA-Cina sono tutt’altro che promettenti.
Infatti, le tariffe imposte dai due paesi (si parla di un valore per miliardi di Dollari) nell’ultimo anno hanno avuto un forte contraccolpo, sia sull’economia globale sia sui mercati di America e Cina.
Inoltre, il governo Trump potrebbe, in caso di mancato accordo con il leader cinese Xi Jinping, procedere ad imporre ulteriori tariffe pari a circa 300 miliardi $ sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti.

L’economia globale tifa per un accordo
Dunque, la situazione di partenza non è delle più semplici.
Tuttavia, l’intero sistema economico globale fa il tifo per un accordo tra le parti, così che il commercio tra le due principali potenze mondiali possa portare un’aria più serena e prospera per tutti gli attori internazionali.
Già in America, ad esempio, si avverte una spinta diversa. Molte aziende americane, dai commercianti al dettaglio fino all’elettronica, si sono fatte sentire dal governo USA, spiegando quanto ulteriori tariffe potrebbero danneggiare imprese e consumatori.
Tanto che lo stesso Trump è apparso più ottimista nei suoi ultimi interventi: “Abbiamo una grande chance. La Cina vuole trovare un accordo, il Dragone non gradisce le tariffe e noi faremo il possibile per trovare un’intesa proficua per entrambe le parti“.

Appuntamento al 28-29 Giugno
Gli scenari appaiono, dunque, tanto chiari per certi versi quanto incerti per altri aspetti.
C’è tensione e questo si sa da tempo, ma da un certo periodo si intravede un barlume di ottimismo e volontà di dialogare.
Entrambi i leader sono ben saldi sulle proprie posizioni, ma al contempo sanno bene che un compromesso potrebbe essere necessario, al fine di garantire pace e stabilità nell’intero apparato economico-politico mondiale.
Come andrà a finire? Appuntamento al 28-29 Giugno a Osaka.
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