È ben risaputo che il Made in Italy ha sempre avuto un forte impatto in Cina, ed il settore della moda ne riesce a sfruttare appieno le potenzialità.
L’Italia è il secondo paese esportatore di moda di alta qualità in Cina.
In uno scenario di continuo avvicinamento tra Italia e Cina (dato l’arrivo del presidente Xi Jinping), il sottosegretario allo sviluppo economico Geraci definisce la moda italiana “la chiave di volta” nell’intesa tra i due Paesi.
Geraci: “Per questo abbiamo destinato, pur in un anno difficile, 10 milioni di euro in più rispetto al 2018 per la promozione del Made in Italy nel mondo”.

La Cina punta su Milano
La Cina si rivolge a Milano, eccellenza Made in Italy nel campo di moda e design, per il nuovo piano di urbanizzazione della città di Xi’an. L’obiettivo è di sviluppare il business della moda in questa città.
Sul progetto dell’International Fashion Town, sono stati già stanziati10 miliardi di Renminbi.

Fashion is going Digital
Nel mercato cinese, il settore della moda si muove sempre di più sul mondo digital, quindi il fattore E-commerce ha un ruolo fondamentale.
Tuttavia, l’enorme numero di piattaforme di vendita online non rende facile l’approccio con il mercato.
Ecco alcune tra le più famose piattaforme su cui poter sviluppare la propria strategia di vendita.

● Koala.com: una delle piattaforme leader nel settore, molto popolare tra coloro che vengono definiti “colletti bianchi”, in una fascia d’età compresa tra i 20 ed i 40 anni.
● Xiaohongshu: conosciuta anche come “The Little Red Book”, nasce come Social Media e, dato il suo enorme seguito tra le fasce più giovani, si è aperta anche all’E-commerce. I giovani consumatori, coloro i quali si focalizzano su temi come moda, stile, viaggi, design e sport, rappresentano il target principale di mercato.
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