Il Ministero delle finanze cinese ha annunciato importanti novità riguardo alle normative che regolamentano gli acquisti cross-border.
Circa 63 categorie di prodotti si aggiungeranno alle attuali 1300 di prodotti esenti da dazi. Le categorie interessate riguardano i beni di consumo più richiesti come l’elettronica, gli elettrodomestici, il food&beverage e i prodotti sanitari.
Aumento dei limiti di acquisto
Inoltre dal 1 gennaio 2019, il tetto annuale per gli acquisti cross-border esenti da tasse verrà innalzato del 30%, salendo a 26.000 Yuan (circa 3300 Euro) da 20.000 Yuan a persona. I limiti sulle singole transazioni aumenteranno a 5.000 Yuan da 2.000 Yuan.
Tali aumenti sono destinati a riflettere i più ampi cambiamenti nei modelli di consumo, dove i consumatori cinesi sono sempre più disposti ad acquistare prodotti di lusso esteri, ha aggiunto il ministero.
Tempi duri per i daigou
I grandi operatori internazionali del commercio online hanno accolto l’annuncio a braccia aperte. Lo stesso non si potrà dire per i daigou, o personal shopper, e l’annuncio del ministero potrebbe compromettere in modo significativo la loro attività. Il termine solitamente descrive i cinesi che viaggiano o vivono all’estero e guadagnano comprando prodotti di lusso e vendendoli a clienti cinesi in Cina.
Questi cambiamenti introdotti renderanno più conveniente comprare direttamente il prodotto interessato sulle piattaforme e-commerce, che rivolgersi ai daigou.
“La nuova normativa aumenterà la fiducia delle aziende di e-commerce cross-border, poiché aumenta la certezza della politica”, ha detto Zhang Li, un ricercatore dell’istituto di ricerca del Ministero del Commercio (MOC).
La Cina attuale significa apertura e riforma
“La quota ampliata riconquisterà i consumatori che amano fare acquisti all’estero e liberare più potere d’acquisto”. Liu Peng, direttore generale di Tmall Global, ha detto che la nuova politica ha portato stabilità e continuità. Negli ultimi quattro anni, Tmall Global ha introdotto quasi 19.000 marchi da 75 paesi esteri a consumatori cinesi. Più dell’80% di loro erano nuovi arrivati sul mercato cinese.
Nel 2017, gli ordini di prodotti cross-border rappresentavano il 10,2% del totale degli ordini di e-commerce, in crescita rispetto all’1,6% nel 2014, secondo una ricerca pubblicata congiuntamente dalla Camera di Commercio Internazionale cinese, dalla società globale di revisione contabile e consulenza Deloitte e dall’Aliresearch di Alibaba.
Li Mingtao, presidente di un istituto di ricerca affiliato al China E-commerce Research Center, ha detto di aspettarsi maggiori risorse e opportunità per l’industria dell’e-commerce cross-border, generando maggiori opportunità di business.
“La Cina attuale significa apertura e riforma“, ha aggiunto Li.