Lo spettacolo di fuochi d’artificio di Cai Guoqiang colora il cielo di Firenze

Giulia Falcini

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Alle 16.00 del 18 novembre, il cielo di Firenze è stato illuminato dall’artista cinese Cai Guoqiang che ha dato vita a “City of Flowers in the Sky” (La città dei fiori nel cielo), un’esplosione di fuochi d’artificio diurni che introduce Flora Commedia, la mostra personale dell’artista che ha aperto il 20 novembre alle Gallerie degli Uffizi, fino al 17 febbraio 2019

Ieri, l’artista contemporaneo Cai Guoqiang ha dato vita ad un evento diurno di esplosione soprannominato “Città dei fiori in cielo” in piazzale Michelangelo, che si affaccia sulla città di Firenze. L’evento, ispirato al capolavoro rinascimentale di Botticelli, ‘La Primavera’ e durato circa dieci minuti, ha utilizzato il cielo illuminato dal sole come tela. Durante lo spettacolo, sono stati sparati 50.000 fuochi d’artificio realizzati su misura, sono stati sparati in cielo, ricordando migliaia di fiori. È stato questo il modo di celebrare l’apertura della mostra personale dell’artista, Flora Commedia, che si terrà presso gli Uffizi di Firenze fino al 17 febbraio 2019.

 

 

La pittura rinascimentale in versione pirotecnica

“La città dei fiori nel cielo” di Cai Guoqiang è iniziata riempiendo improvvisamente il cielo di Firenze con il suono rimbombante dei ‘tuoni’, seguito da una scarica di violenti e intensi lampi d’argento e di colonne di fumo colorato, come se “il Dio del vento occidentale e la Dea della terra” stessero giocosamente resistendo alla tentazione del sesso opposto, fondendosi infine in un’unica armonia con la nascita della flora. A questa scena, è seguita un’ondata di esplosioni multicolore che ha coperto il cielo. Il fumo colorato e un’ampia distesa di fuochi d’artificio bianchi sono scesi dolcemente verso il basso, fino a 150 metri sopra gli spettatori. I fumi di colore nero, bianco e rosso si sono intrecciati tra loro, lasciando poi la scena all’apparizione della Venere, rappresentata da fuochi d’artificio di colore prevalentemente bianco con accenni di rosa e giallo. Dopo il “Giardino spirituale”, reso con fumi bianchi e neri che formavano fiori, il finale è stato dedicato al simbolo della città, il giglio, rappresentato da una magnifica nuvola rossa.

 

 

“Nel momento dell’esplosione, il tempo e lo spazio si trasformano in caos”, ha affermato Cai Guoqiang. Il passato si intreccia con il presente; gli spettatori riusciranno a percepire l’intensità che sta dietro il significato di spazio-tempo, collegandosi con l’eternità cosmica e l’energia invisibile.

A fare da sfondo allo spettacolo pirotecnico, lo stile sontuoso dell’architettura di Firenze e il paesaggio bucolico delle campagne circostante: un’interpretazione in chiave moderna della pittura rinascimentale che non poteva che lasciare a bocca aperta gli spettatori che hanno osservato l’evento da ogni angolo della città.