A Tianjin il primo ristorante robot di JD.com

Giulia Falcini

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La Cina sta preparando una nuova rivoluzione industriale. Il Dragone infatti vuole affidare ai robot la produzione di qualsiasi prodotto e, a quanto pare, questo trend sembra essere sempre più diffuso anche nell’ambito della ristorazione, dove è realtà incontrare robot in cucina.

Xcafe: i robot nelle cucine di Tianjin

Il 10 novembre scorso, JD.com ha aperto il suo primo ristorante-robot completamente automatizzato, chiamato “XCafe“. Il locale si trova presso la Sino-Singapore Tianjin Eco-city, un’area emergente della città di Tianjin a basso impatto ambientale e rispettosa delle risorse.

Il futuristico ristorante di 400 metri quadrati può ospitare fino a un massimo di 100 clienti contemporaneamente ed è il primo del suo genere in Cina ad essere completamente automatizzato.

Tang Siyu, manager di XCafe, ha dichiarato: “risponderemo alle esigenze dei nostri clienti. Abbiamo circa 300 ospiti a cena e il nostro tasso di turnover è di tre turni per tavolo durante l’ora di pranzo e di cena”.

Il giorno dell’inaugurazione, il ristorante ha suscitato molta attenzione da parte di tutti i cittadini che sono rimasti estremamente affascinati dal cibo preparato dai robot.

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Ogni singolo passaggio, dall’ordinazione, la preparazione, la cottura, l’impiattamento, fino al servizio, è tutto controllato da robot e da sistemi di intelligenza artificiale. Dopo aver fatto un ordine, i robot nella cucina sul retro ricevono l’ordine e iniziano a preparare i piatti.

Una volta terminata la preparazione dei cibi, un gruppo di “camerieri” computerizzati si preoccupa di consegnare i piatti nella sala, per consentire ai clienti di prelevarli dai carrelli e iniziare a consumarli. Grazie alla tecnologia di auto-guida, questi robot si muovono mediante un sistema di localizzazione e di mappatura simultanea (SLAM), essendo così autonomi. Una caratteristica di questi robot estremamente conveniente è che una carica è sufficiente per tutto il giorno.

Il ristorante inoltre, dispone di un’area con giochi interattivi di realtà virtuale VR e di un’area di “ristorazione immersiva” per offrire agli ospiti un’esperienza culinaria ancora più interessante e di altissima qualità.

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JD.com è pronta a sfidare Alibaba a colpi di robot

Stando a quanto affermato dalla società, il menù del ristorante propone oltre 200 diverse pietanze, anche se attualmente sono solo 40 i piatti disponibili: questo a causa del loro processo di preparazione ampiamente standardizzato e della loro popolarità. Le pietanze che è possibile ordinare attualmente sono principalmente piatti “fatti in casa”, tra cui alcune ricette classiche, come il Kung Pao Chicken e i gamberi fritti in stile “Bi Feng Tang”, maiale in agrodolce, ecc.

È importante sottolineare che, nonostante il ristorante venga pubblicizzato come completamente automatizzato, richiede comunque una minima presenza umana per essere pienamente funzionale. Nella cucina di XCafe sono circa 5-6 i “membri umani” dello staff, un numero bassissimo se pensiamo alla quantità giornaliera dei coperti. Essi aiutano a mettere gli ingredienti al posto giusto davanti agli chef robot e a ricaricare gli ingredienti a mano.

L’azienda ha annunciato che prevede di aprire 1.000 ristoranti con uno staff di soli robot entro il 2020, con l’obiettivo di sfidare i ristoranti parzialmente automatizzati del concorrente Alibaba e i negozi di alimentari Hema. In effetti, risale a fine giugno di quest’anno l’apertura da parte di Alibaba del suo primo ristorante robotizzato a Shanghai, Robot.He, che automatizza la maggior parte dei servizi all’interno del locale. Utilizzando un’applicazione, tag a radiofrequenza e macchine, Robot.He rappresenta la novità del conglomerato tecnologico nel settore alimentare, utilizzando la tecnologia per velocizzare i servizi e ridurre i costi.

Haidilao: i robot diventano ottimi chef di hotpot

Risale al 28 ottobre scorso la notizia dell’apertura, a Pechino, del primo punto vendita completamente automatizzato della famosa catena di hotpot cinese, Haidilao. Essa, in collaborazione col gigante tecnologico giapponese, Panasonic, è riuscita nell’impresa di creare un locale in cui non solo i robot prendono gli ordini, ma si preoccupano anche della preparazione e della consegna dei piatti ai clienti.

Ogni articolo del ristorante è associato ad un’identificazione a radiofrequenza (RFID), che comunica ad un braccio robotizzato cosa prendere quando la pietanza viene selezionata. Un cameriere-robot porta il piatto sul tavolo per permettere ai clienti di cuocere il cibo nella pentola. Il sistema consente inoltre di personalizzare con precisione la base della zuppa e di memorizzare la scelta per la volta successiva in cui i clienti torneranno al ristorante.

Una rivoluzione sensazionale, quella che la Cina sta attuando nel settore della ristorazione, che sta inevitabilmente attirando l’attenzione di tutto il mondo.