Il progetto dello sviluppo di treni supersonici in Cina si fa sempre più reale, arrivando addirittura a coinvolgere grandi aziende straniere. Ma la Cina lotta per mantenere il primato
La casa automobilistica cinese Zhejiang Geely Holding Group, la stessa che ha acquistato e riqualificato la finlandese Volvo, ha annunciato martedì scorso presso il Zhuhai Airshow una sua collaborazione con China Aerospace Science and Industry Corp (CASIC) per lo sviluppo di treni supersonici e di altri programmi basati sulla tecnologia, come l’Industrial Internet of Things (ovvero dispositivi, macchine e infrastrutture con sensori incorporati che trasmettono dati tramite Internet e sono gestiti da software).
Secondo quanto affermato da Geely, L’accordo quadro, firmato dalle due parti, è stato pensato per lo sviluppo del treno ultra veloce che combinerà due tecnologie di levitazione magnetica per eliminare l’attrito col terreno; inoltre, l’utilizzo di tubi a vuoto permetterà di ridurre la resistenza dell’aria, permettendo al veicolo di raggiungere una modalità di trasporto “iper-sonica”.
La società CASIC ha dichiarato che i due gruppi stanno lavorando su un sistema che può trasportare treni ad una velocità massima di 1.000 km/h (620 mph) e stanno studiando tecnologie che, nel futuro, potrebbero raggiungere i 4.000 km/h. Una mossa vincente per contrastare l’Hyperloop di Elon Musk (l’imprenditore sudafricano, fondatore della statunitense Space Exploration Technologies Corporation) che promette di trasportare passeggeri ad una velocità di circa 1.000 km all’ora.
Rendere l’hi-tech più indipendente
Il treno supersonico è una parte significativa del programma commerciale spaziale cinese ed è un’ulteriore riprova della collaborazione tra l’industria spaziale e quella dei trasporti.
La cooperazione rende evidente che la Cina sta cercando di costruire una propria rete di trasporti supersonica dopo che, a luglio scorso, uno dei governi locali nel sud-ovest della provincia cinese di Guizhou ha firmato un accordo con la compagnia statunitense per un progetto Hyperloop a luglio.
Li Shufu, CEO di Geely Holding Group, in occasione dell’Airshow tenutosi a Zhuhai, ha dichiarato: “La tecnologia core non può essere comprata: è fondamentale impegnarsi per innovare da soli. Sicuramente il percorso non sarà facile, ma le prospettive che si delineano sono molto promettenti.
l’Hyperloop di Guizhou, concorrente di Geely
Il 19 luglio scorso, il governo di Guizhou ha firmato un accordo con la californiana Hyperloop Transportation Technologies, al fine di costruire una pista per un futuristico sistema di trasporto ad alta velocità nella città di Tongren. In base a quanto deciso, Hyperloop stabilirà una joint venture 50-50 con la società statale Tongren Transport, Tourism and Investment Group.
Stando a quanto affermato dal giornale cinese Peoples’ Daily, il progetto hyperloop di Tongren, facente parte del programma della Nuova Via della Seta, dovrebbe costare circa 10 miliardi di yuan (1,5 miliardi di dollari) e sarà diviso in due fasi. La prima, che costerà circa 2 miliardi di yuan (290 milioni di dollari), prevede una rotta di 10 chilometri che collegherà l’aeroporto di Tongren alla città. La seconda coprirà un percorso di 50 chilometri e collegherà la città al Monte Fanjing, una popolare destinazione turistica a Guizhou. La costruzione di questo futuristico mezzo di trasporto inizierà all’inizio del prossimo anno, nonostante non sia ancora stata fornita una data precisa per il suo completamento.
Questo settore è un ulteriore ambito in cui la Cina è riuscita a conquistarsi il primato. In effetti, nonostante già tanti altri Paesi, tra cui Stati Uniti, Abu Dhabi e Repubblica Ceca, abbiano firmato accordi per costruire un hyperloop, questo tipo di tecnologia è rimasta ancora agli albori. Fino ad ora ci sono stati solo test, molti dei quali arrivati in ritardo, come ad esempio quello dell’hyperloop che collegherebbe San Francisco e Los Angeles.
E non è un caso che la Cina eccella in questo settore, se si pensa che gestisce già la linea ferroviaria ad alta velocità più lunga del mondo: non ci si può stupire dunque, di fronte alla volontà del Paese di sviluppare un proprio sistema di trasporto supersonico in grado di viaggiare oltre il triplo della velocità del suono.