Shenzhen ha già il primato mondiale per numero di autobus interamente elettrici: la città conta circa 16.000 mezzi pubblici ad energia rinnovabile.
E anche il numero di taxi elettrici non si discosta molto da quello degli autobus. Oltre 12.000 (62,5%) dei taxi della città infatti, utilizzano l’energia rinnovabile. L’obiettivo di Shenzhen è quello di raggiungere il 100% entro il 2020.
Per mantenere in funzione i suoi autobus elettrici, la città ha costruito 510 aree di ricarica dotate di 8.000 colonnine.
A settembre, presso la stazione di Qinghu, terminal della linea 4 dei bus di Shenzhen, il Gruppo Western Bus ha installato oltre 30 colonnine di ricarica.
Guan Anguang, assistent manager del terminal, ha dichiarato che “un autobus può raggiungere una ricarica completa in due ore e le colonnine possono essere utilizzate da 300 autobus al giorno“.
Le soluzioni economiche che hanno reso possibile la creazione della rete di autobus elettrici di Shenzhen
Com’è stato possibile per la città di Shenzhen creare una rete di autobus completamente elettrica? Sicuramente i generosi sussidi governativi nazionali e locali che sono stati concessi alle aziende del trasporto pubblico sono stati di fondamentale importanza per attuare il piano.
I governi centrali e locali in Cina stanno investendo molto nello sviluppo dei veicoli elettrici. Sicuramente al giorno d’oggi, sono tantissime le imprese e i governi di tutto il mondo alla ricerca di innovazioni tecnologiche che permettano di ridurre i costi ed è chiaro che l’incremento di veicoli “ecologici” sia la soluzione più efficace.
Ogni cinque settimane, 9.500 autobus elettrici nuovi di zecca entrano sulle strade cinesi: secondo un recente report di Bloomberg New Energy Finance, questo è l’equivalente dell’intera flotta di autobus di Londra.
Nel mondo si contano circa 3 milioni di autobus. La maggior parte funziona a gasolio e a gas naturale compresso. La flotta globale di autobus elettrici ammonta ora a circa 385.000 veicoli – e il 99% di questi si trova in Cina.
Nonostante l’introduzione degli autobus elettrici comporti un costo elevato per le città, le compagnie di autobus di Shenzhen hanno aggirato questo problema in diversi modi.
Alcune, piuttosto che acquistare, hanno preferito affittare i veicoli dai produttori, riducendo la necessità di massicci investimenti iniziali.
Inoltre, la città stessa ha investito in operazioni di autobus e di infrastrutture per la loro ricarica: Shenzhen ha adottato un tipo di e-bus in cui una ricarica di cinque ore permette di percorrere 250 chilometri di strada, pari a quasi un’intera giornata di funzionamento del mezzo. Un altro aspetto fondamentale di queste operazioni è il fatto che tutte le batterie degli autobus sono dotate di una garanzia a vita da parte dei produttori.
Guerra all’inquinamento
L’enorme investimento della Cina nel trasporto elettrico è il risultato di un più ampio sforzo finalizzato alla riduzione dello smog. In effetti, la qualità dell’aria nelle grandi città cinesi raggiunge spesso livelli molto pericolosi. Nel 2014, il paese ha “dichiarato guerra” all’inquinamento, bloccando la costruzione di nuove centrali elettriche e investendo in maniera intensiva nel settore delle energie rinnovabili e della tecnologia verde.
A Shenzhen, gli autobus a diesel rappresentano il 20% delle emissioni dei trasporti urbani. Secondo un report redatto dal China Electricity Council nel 2017, l’introduzione dei mezzi di trasporto elettrici, permetterà alla città di ridurre le emissioni di CO2 di circa il 48%, rispetto agli autobus diesel, e fino al 100% delle altre sostanze inquinanti locali.
L’elettrificazione nel resto del mondo (e della Cina)
Nel resto del mondo, anche altre città, come New York e Londra, stanno seguendo il percorso degli autobus elettrici.
Londra prevede di rendere a emissione zero tutti i suoi autobus a un piano entro il 2020 e di rendere ibridi entro il 2019 tutti i bus a due piani.
New York ha in piano di rendere la sua rete di autobus completamente elettrica entro il 2040.
Per quanto riguarda la Cina, non è ancora chiaro se altre città del Dragone riusciranno a realizzare l’impresa di Shenzhen di rendere elettrica l’intera flotta di autobus. In effetti, il governo prevede di rimuovere i sussidi entro il 2020, e senza di essi, l’introduzione degli autobus elettrici potrebbe rappresentare un investimento troppo costoso da essere portato a termine.