L’agenzia Xinhua ha annunciato oggi l’apertura dello straordinario ponte che unisce Zhuhai con le isole di Hong Kong e Macao. Un progetto grandioso che rivoluzionerà la Cina da un punto di vista sia economico che logistico.
Xi Jinping ha partecipato alla cerimonia ufficiale che si è tenuta in una struttura al coperto della città di Zhuhai, nella provincia orientale cinese del Guangdong. L’inaugurazione del ponte è stata seguita da un grandioso spettacolo pirotecnico, le cui immagini sono apparse anche sull’enorme schermo posizionato alle spalle del Presidente Xi che ha scelto di non pronunciare discorsi.
Un’opera grandiosa, nel vero senso della parola
È il ponte sul mare più lungo del mondo quello che collega Hong Kong e Macao con la Cina continentale: una “passerella” a doppio senso di 55 chilometri, che comprende anche un tunnel sottomarino di 6,7 chilometri, collegato a due isole artificiali.
Il ponte inaugurato oggi e che passa sopra il delta del Fiume delle Perle è il secondo grande progetto ingegneristico di queste settimane che collega Hong Kong alla Cina: il mese scorso infatti, è stata aperta la linea ferroviaria ad alta velocità che permette di raggiungere l’ex colonia britannica in treno.
La nuova opera, costata oltre 20 miliardi di dollari e pensata per resistere alle catastrofi naturali più intense, è 20 volte più lunga del Golden Gate di San Francisco e 18 più del ponte dell’Isola di Ré.
E se vi steste chiedendo dove si trovava il ponte marittimo finora più lungo del mondo, di “soli” 35 chilometri, la risposta è semplice: sempre in Cina, nella baia di Hangzhou, a sud di Shanghai.
Una rivoluzione tecnica
Da un punto di vista tecnico, si può parlare di una vera e propria rivoluzione. Questo ponte infatti, è stato progettato per resistere a terremoti, tifoni, venti fino a 340 km/h, così come a urti accidentali di imbarcazioni delle più grosse dimensioni.
Inoltre, il fatto che si tratti di un’infrastruttura non troppo alta, permette alle navi di continuare ad attraversare l’estuario senza problemi. A metà percorso, il ponte “sfocia” su un’isola artificiale per poi tuffarsi sott’acqua trasformandosi in un tunnel sottomarino che riemerge dopo oltre 6 chilometri.
L’obiettivo di quest’opera grandiosa? Ufficialmente, accelerare il commercio tra uno dei più grandi centri finanziari del pianeta, Hong Kong, e la “Las Vegas asiatica”, Macao. In effetti, i tempi di percorrenza tra questi due punti sarà accorciato notevolmente, passando da 4 ore a 45 minuti. In ogni caso, inizialmente saranno solo poche le categorie di veicoli che potranno attraversare le strade serpeggianti del ponte: per ora infatti, il privilegio resta quello di mezzi pesanti, autobus privati, veicoli a noleggio e auto private che dispongano però di un permesso speciale. Uno studio preliminare aveva calcolato che il transito giornaliero sulla struttura sarebbe stata di circa 29.000 unità.
Promessa di un rilancio economico
L’inaugurazione odierna della struttura, a pochi giorni dalla diffusione di notizie che parlano di un rallentamento dell’economia del Dragone parallelo alla situazione di tensione con gli Stati Uniti, avrà un ruolo cruciale per rilanciare l’economia di tutta la Cina, e in particolare della regione, punto strategico della produzione manifatturiera per l’export cinese. Inoltre, questo grandioso piano ingegneristico, oltre a connettere centri di altissimo valore economico come Hong Kong e Macao, prevede anche il collegamento di queste due città con altre 11 metropoli cinesi: questo permetterà di creare un’area dedicata all’hi-tech e che non avrà nulla da invidiare alla Silicon Valley americana.